Tale of Kusatsu: il Calderone del Diavolo

Giappone, tra acque termali e fenomeni soprannaturali

Continua il mio viaggio alla scoperta del Paese del Sol Levante (l’ultima volta vi ho parlato di Koyasan, altra perla dal Giappone, se te lo sei perso eccolo qui), una terra dal fascino unico che mi stupisce ogni giorno di più per la sua ricchissima cultura, arte culinaria e paesaggi mozzafiato, ma anche per le sue contraddizioni sociali.

Un paese che ha tra i treni più veloci al mondo – chiamati Shinkansen, un viaggio costa più di un volo aereo, ma è assolutamente da provare! – ma che idolatra una vita lenta e zen. Un gigante dell’industria elettronica – per nominarne alcuni: Panasonic, Fujifilm, Nintendo, Nikon, Sony, etc – ma che ad oggi non ha idea di cosa sia Apple Pay e predilige carta e penna a sistemi digitali. Una cultura accogliente, ma anche molto individualistica e solitaria dove karaoke e sale gioco, normalmente frequentate da gruppi vivaci di gente, pullulano di persone sole. Una terra in cui LED, luci colorate e frastuono nelle grandi metropoli lasciano spazio al buio e al silenzio nelle piccole città. È un paese davvero difficile da spiegare a parole, va vissuto, va osservato e va respirato a pieni polmoni.

Kusatsu, la città delle onsen

Oggi sono alla volta di Kusatsu, una cittadina nella regione Kanto, non troppo lontana da Tokyo, conosciutissima per la qualitá e quantità delle sue acque termali.

Si dice sia la zona con la più alta concentrazione di terme naturali – in Giapponese chiamate onsen – infatti è possibile immergersi in acque calde un po’ ovunque. Ci sono dozzine di bagni pubblici, piccole soste per immergere i piedi tra una camminata e l’altra – o meglio tra un bicchierino di sake e l’altro – ed infine bagni in ogni ryokan.

Ryokan è un must per vivere a pieno lo stile di vita e l’ospitalità Giapponese. Siete pronti a dormire sul tatami in un letto futon, assaporare la vera cucina locale e fare un bagno nelle terme prima di andare a dormire? Bene, correte a prenotare la vostra stanza in un ryokan e dite addio a Airbnb e hotel!

Una precisazione è d’obbligo. Siate pronti anche a lasciare ogni traccia di pudore in Italia e i vestiti (tutti!) negli spogliatoi, perché in una onsen siamo tutti come mamma ci ha fatti. Vi dirò all’inizio è strano ma il senso di naturalezza e assoluta pace dopo un po’ è garantito. Uomini so già a cosa state pensando…no non è il paradiso delle Veneri, i bagni pubblici sono separati per i due sessi! 🙂

Il Calderone del diavolo

Ma veniamo alla nostra storia.

Nella zona ovest della cittadina di Kusatsu c’è un parco chiamato Sai No Kawara, letteralmente terme a cielo aperto, con fiumiciattoli di acqua calda e piccoli laghetti naturali. Si racconta che all’interno del parco ci sia un lago molto particolare, chiamato “lago del diavolo” o “calderone del diavolo” (Oni no Chagama), una fonte in piena capace di emettere 15,000 litri di acqua a 50 gradi al minuto.

Il nome “calderone” deriva dal particolare suono emesso da questa immensa quantità d’acqua, un rumore molto simile a quello di un bollitore. Si dice però che avvicinandosi alla fonte, il rumore come per magia si fermi, ricominciando di nuovo quando ci si allontana. Un fenomeno a quanto pare legato alla presenza del diavolo.

Non sono riuscita a trovare questo lago all’interno del parco, può essere che gli spiriti maligni mi abbiano depistata per non farmi conoscere la verità su questa storia? Chi può dirlo, il lago con l’acqua verde corallo però devo dire che aveva un no so che di infernale…E tu hai mai sentito parlare di fenomeni naturali che hanno un qualcosa di soprannaturale? Raccontamelo qui, sono curiosissima!

Suggerimenti di viaggio

Kusatsu è situata a 2-3 ore da Tokyo, non tra i posti più facili da raggiungere considerando la normale efficienza dei trasporti pubblici Giapponesi, ma non impossibile.

Consiglio di rimanerci una notte in modo da vivere a pieno l’esperienza nelle varie onsen. Pernottate in uno degli hotel intorno al Yubatake, diventato un po’ il simbolo della città.

Yubatake è un ingegnoso sistema di canali di legno per raffreddare le calde acque termali e raccoglierne il minerale – yunohana – poi solidificato e venduto sotto forma di sali da bagno. Di notte è davvero uno spettacolo! Ci sono anche delle postazioni per poter mettere i piedi a mollo e rilassarsi ulteriorment dopo una giornata passata tra una onsen e l’altra. Cosa vuoi di più dalla vita? Non un Lucano in questo caso, ma decisamente un po’ di sake non fa mica male! 🙂